Nell’ultima settimana, la rabbia negli Stati Uniti è esplosa dopo l’uccisione insensata di un altro uomo di colore per mano della polizia. L’uccisione di George Floyd ha scatenato rivolte in tutto il paese, con persone che si riversano in strada per protesta nonostante l’attuale pandemia di Covid-19 che, proprio negli Stati Uniti, ha causato oltre 100.000 morti.
I giganti dell’abbigliamento Nike e Adidas hanno subito preso posizione e hanno prestato un rapido sostegno nei confronti delle proteste, anche se i loro negozi sono stati presi d’assalto. Anche Louis Vuitton, Gucci e Michael Kors hanno pubblicato immagini e dichiarazioni di supporto verso la causa.
Ultimamente, molti marchi di moda hanno promosso il marketing inclusivo, in gran parte per risollevare le vendita e per attrarre meglio una nuova generazione di consumatori.
Nike e Adidas, la cui clientela è molto giovane e diversificata comprendono meglio di molti che la posizione di un marchio riguardo questioni socio-politiche e culturali è il mezzo per imparare a convivere.
Al di là della logica aziendale, le case di moda hanno il dovere morale di combattere il razzismo.
SCRITTO DA: SALVATORE SASSONE
